Una CSA Comunità che Supporta l’Agricoltura è una forma di organizzazione della produzione agricola e del consumo dei prodotti agricoli che si basa sull’alleanza fra chi produce il cibo (i contadini) e le persone che lo mangiano (i fruitori). Agricoltori e fruitori pianificano insieme la produzione di cibo ed i secondi la finanziano in un rapporto fiduciario.

Questo sistema di gestione cooperativo e partecipativo nasce e si sviluppa in Giappone tra gli anni ’60 e ’70, da un gruppo di donne che lo definiscono “Teikei”, ovvero il cibo con la faccia del contadino.

Dall’esperienza iniziale nella città di Kobe, l’accordo virtuoso tra produttori e consumatori viene replicato negli Stati Uniti, dove prende il nome di CSA Community Supported Agriculture. Da qui arriva in Europa e in particolare in Germania e Svizzera, per poi diffondersi negli ultimi 15 anni in maniera particolare in Francia con le “AMAP Associations pour le maintien d’une agriculture paysanne”.

Oggi esistono moltissime CSA nel mondo, con diverse denominazioni, alcune delle quali attive nei Paesi più poveri. In Italia vi sono poche comunità di questo tipo: la più importante è a Bologna. Arvaia (che significa pisello nel dialetto locale) è una cooperativa di cittadini agricoltori che conta 345 soci, 47 ettari di terreno disponibile (in affitto dal Comune a circa 25.000,00 Euro) e 75 tipi di ortaggi coltivati. 

Il percorso per la costruzione di una Comunità che Supporta l’Agricoltura nelle Province di Treviso, Venezia e Padova inizia il 10 dicembre 2016 proprio con una visita alla cooperativa ARVAIA. Dopo una serie di incontri, a Preganziol inizia la sperimentazione che coinvolge una decina di nuclei familiari e la Fattoria Rio Selva.

Oggi gli appuntamenti per descrivere il progetto continuano, in preparazione della prima assemblea per la costituzione della CSA del gennaio 2018. La nostra realtà è molto differente da quella di Bologna, non c’è un unico centro, ma una situazione caratterizzata da policentrismo e “biodiversità socio-economica”. Ma siamo convinti che gli obiettivi possano essere raggiunti.

Decidere insieme quale cibo produrre, applicare principi di democrazia e giustizia sociale concreti, sostenere l’agricoltura biologica, costruire una comunità di persone che insieme operano per riappropriarsi della sovranità alimentare attraverso l’agricoltura partecipata. Anche in Veneto è possibile? Noi rispondiamo di sì!

Info: csa.veneto@gmail.com

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